Infiammazione, articolazioni e funzionalità
Alleviare infiammazione e dolore: esistono rimedi naturali?
Diamo prima una rapida schematizzazione delle articolazioni
IMMOBILI – cranio ARTICOLAZIONI IPOMOBILI – vertebre MOBILI – sinoviali
- CARTILAGINE ARTICOLARE
- LIQUIDO SINOVIALE
- MEMBRANA SINOVIALE
- Capsula articolare
- Legamenti (extra/intracapsulari)
- Tendi
- Cuscinetti adiposi e menischi
- Borse
COLLAGENE
Tripla elica proteica, di cui 2 catene polipeptidiche uguali, organizzate in fasci che formano le fibrille di collagene che si dispongono formando un reticolato
glicina, prolina, alanina, idrossiprolina, …, lisina, …, idrossilisina, …
Ha funzione strutturale e di sostegno
Per la biosintesi del collagene è indispensabile l’idrossilazione della prolina e della lisina in idrossiprolina ed idrossilisina che avviene con processi enzimatici che necessitano della presenza di VITAMINA C come cofattore
CARENZA DI VITAMINA C e infiammazione:
instabilità collagene, SCORBUTO
GAG (mucopolisaccaridi): condroitina solfato, glucosammina solfato, N-acetil-glucosammina, glucosammina
HCl, acido ialuronico, …
EFFETTO SPUGNA: funzionalità articolare e nutrimento
Esistono rimedi naturali per alleviare l’infiammazione alle articolazioni?
Sicuramente si. Uno fra i più conosciuti l’Artiglio del diavolo
Artiglio del diavolo è la denominazione volgare di una pianta rampicante perenne della famiglia delle Pedialiacee, Harpagophytum procumbens, diffusa nell’Africa Sud-Occidentale, nelle steppe della Namibia e nel Madagascar, dove è utilizzato per curare la febbre.
Il nome della pianta è dovuto alla particolare forma del suo frutto, che presenta caratteristiche escrescenze uncinate.
Attività
La valenza dell’artiglio del diavolo è legata ai suoi numerosi principi attivi, tra cui glucosidi iridoidi (arpagoside, arpagide, procumbide), che sono la componente maggiormente rappresentata, triterpeni (acido oleanolico, acido ursolico), flavonoidi (canferolo, luteolina, fisetina) e fitosteroli (beta-sitosterolo, campesterolo, stigmasterolo).
Gli esperti ritengono che sia l’insieme di questi principi attivi, piuttosto che la singola sostanza, a determinare l’effetto complessivo.
Le attività sono essenzialmente antinfiammatorie e analgesiche e risultano di particolare interesse in un’ampia varietà di affezioni reumatologiche, dall’artrosi al mal di schiena, dalla tendinite alla periartrite.
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Da secoli l’artiglio del diavolo è utilizzato per lenire il dolore e l’infiammazione. Mal di schiena, dolori cervicali,artrite reumatoide, contusioni e febbre sono esempi di impiego pratico, mirato non soltanto ad attenuare i sintomi ma anche a potenziare l’azione di eventuali farmaci antiflogistici, riducendone possibilmente la posologia.
Come si usa
Si assume normalmente per via orale l’estratto estratto secco ottenuto dalla radice della pianta, con un contenuto di arpagoside che varia dall’1 all’8% (in genere 2%).
Il dosaggio medio utilizzato negli studi è compreso tra 600 a 1.200 mg di estratto secco titolato al giorno.
L’effetto si manifesta nell’arco di 7-8 giorni, e raggiunge il massimo dopo circa 30 giorni, mantenendosi poi stabile nel tempo. L’artiglio del diavolo è reperibile anche come estratto acquoso e tintura madre.
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